In serra
Workshop con Marica Moro2007
65 vasi di resina colorata con riproduzioni fotografiche tratte da opere delle Botteghe d'Arte hanno popolato lo stand di MiArt 2007.
In serra è laboratorio e un'installazione concepita per l'ambiente espositivo della fiera di arte moderna e contemporanea di Milano. Piccoli vasi, sculture in resina trasparente e pigmentata realizzate "a quattro mani" da Marica Moro e dai frequentatori delle Botteghe d'Arte del MAPP.
L'artista ha lavorato la resina policroma e ha inserito in essa le riproduzioni fotografiche su acetato realizzate dagli Autori delle Botteghe d'Arte.
Scrive Marco Meneguzzo: "Tutti gli artisti che si trovano a lavorare con gli utenti delle Botteghe d’Arte, presso l’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, devono fare i conti con la loro capacità immediata di costruire relazioni e di stabilire legami. In altre parole, l’attitudine maieutica deve essere una delle caratteristiche più spiccate in ogni progetto di cui uno degli scopi da perseguire è quello di riannodare fili linguistici e di significato spezzati. L’opera di Marica Moro, in tal senso, risponde perfettamente a queste esigenze. Vi risponde non per calcolo strumentale, ma per necessità interna, perché nasce con questa volontà metaforica precisa, che sfiora persino un qualche aspetto didascalico.
Il seme che nasce e diventa persona (anche gli esseri umani nascono dal "seme", con un bel traslato che si perde nella notte dei tempi…), che viene "coltivato" nel vaso, e che poi sfugge anche a quel suo ambiente per andare nel mondo – o al contrario, ne rimane invischiato sino a non poterne più uscire, e a rinsecchire – è una metafora tanto semplice quanto efficace: lo è per chi guarda il risultato finale – un'installazione e un video -, ma lo è soprattutto per chi lo fa, e non si deve dimenticare che questo è anche un lavoro collettivo, per quanto diretto nelle sue linee principali dall’artista. Impossibile, dunque, non chiedersi a quale di queste "creature" si assomigli, se a quelle che riescono a uscire dal vaso – metafora dell'ambiente, dei primi anni, del "brodo di coltura" entro cui tutti vivono la propria infanzia e adolescenza – o a quelle che rimangono prigioniere proprio di quell'ambiente che pure ha contribuito a farti nascere e crescere… ognuno, poi, ha il privilegio – concessogli dall'arte, ma non dalla vita – di "scegliere" il proprio vaso, di decidere entro quali "confini" – rossi, gialli, decorati, azzurri, trasparenti… - crescere. O, nel nostro caso, ricrescere… "
Gli Autori delle Botteghe d'Arte: Nicola Baccalini, Laura Baracchini, Marco Bedin, Emanuela Brambilla, Gianfranco Caleffi, Serafina Campesi, Roberto Cervi, Claudia Corno, Elio Daghetti, Marzia Davoli, Cinzia Del Col, Michele Fantasia, Maria Fantoni, Emanuela Fichera, Francesco Fregapane, Silvano Galvagno, Danila Montalbano, Umberto Nannelli, Roberto Pogliani, Pietro Rafaniello, Clemente Randone, Enrica Ricci Ravizza, Franco Scacchi, Antonella Vannucci, Liliana Zana, Manilla Zandra, Vincenzo Zaza.
L'artista Marica Moro: nasce a Milano nel 1970. Si è laureata in Arti visive e Discipline per lo Spettacolo all'Accademia di Brera. Ha esposto in molte mostre e manifestazioni nazionali e internazionali. Dal 1998 conduce laboratori artistici e di Arteterapia. Collabora a progetti multidisciplinari sul tema dell'ecosostenibilità con architetti, curatori e florovivaisti. Nel 2014 l'installazione Kitchengarden è selezionata nell'ambito del Concorso New garden for the City life della rivista "Internazionale Paysage" e ha presentato la mostra personale Genesis second day, a cura di Fortunato D'Amico e in collaborazione con Novacivitas di Cittadellarte della Fondazione Pistoletto, presso lo Spazio Thetis di Venezia. Nel 2016 ha partecipato a Metamorphosis, Biennale Cina-Italia, a cura di S.Orlandi e Wang Jing Yi, Plastic cultural District, Pechino, Cina, e ha ricevuto il Premio Acquisto Michetti 2016, a cura di Luciano Caramel, Elena Di Raddo e Kevin McManus. Nel 2018 ha progettato un'opera per la mostra Arteologia a cura di S.Orlandi presso il Museo Archeologico di Venezia. Nel 2019 è stata invitata a partecipare alla Biennale d'Arte Contemporanea di Curitiba in Brasile, in collaborazione con la Galleria Artantide, Verona.
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