La vedi la luce?

Workshop con Corrado Bonomi
2023

27 Autori delle Botteghe d'Arte hanno posto al centro della loro riflessione la luce partendo da un elemento unificante che rimanda ai concetti di idea, folgorazione e rivelazione.

Corrado Bonomi, artista novarese esponente del Concettualismo ironico italiano, ha come elemento caratterizzante della sua poetica la "riflessione sui temi della diversità e della sostenibilità attraverso la lente dell'ironia… in un girotondo poetico e trasgressivo che mette in crisi le nostre certezze strizzando l'occhio al mito, alla letteratura, alla musica e all'arte." (Alberto Fiz)

Le opere qui presentate sono il risultato di un percorso iniziato nel 2020. Il progetto si è interrotto bruscamente a causa della pandemia e nel 2023 è stato ripreso con una connotazione diversa: il fattore tempo è diventato una componente importante che ha permesso una riflessione basata sull'esperienza diretta delle criticità del momento presente (pandemia, guerra, crisi energetica ed ambientale) che hanno trasformato, anche profondamente, il nostro modo di vivere. L'arte, d'altra parte, per sua natura si adatta ed è plasmata dagli eventi ed ha come scopo descrivere elementi che rimangono costanti nel tempo, ma che si modificano sotto il filtro delle evoluzioni delle culture e delle visioni che attraversano le epoche.

In questo workshop Corrado Bonomi ha posto al centro della riflessione la luce partendo da un elemento unificante, un bulbo a led, una lampadina, che rimanda nell'immaginario collettivo ai concetti di idea, folgorazione e rivelazione. I materiali utilizzati sono oggetti di recupero che hanno perso il loro primitivo significato per acquistarne uno del tutto nuovo e unico, richiamando un tratto distintivo dell'artista, da sempre molto sensibile alle tematiche ambientali, condiviso pienamente dagli autori.

Le opere sono state elaborate da ciascun autore con grande libertà espressiva e il workshop si è sviluppato in un crescendo di significati che ci conducono in atmosfere che mescolano reale, surreale e onirico, ampliando all'infinito lo spazio delle possibilità.

Ogni autore ha trovato soluzioni singolari nella realizzazione delle proprie opere attraverso associazioni di idee e giochi di parole che hanno guidato la fantasia. In perfetta sintonia con il conduttore gli autori hanno dato forma con ironia al continuo rimando che sorge spontaneo tra la lampadina, simbolo stesso dell'idea, e l'intuizione creativa. Ogni opera non racconta una storia sola, ma tante storie che convivono in una caleidoscopica stratificazione di significati. L'osservatore è libero di perdersi nei pensieri che ne derivano e di lasciarsi illuminare da queste opere che invitano a dare, contro ogni conformismo, un significato più profondo al pensiero.

Queste opere sono la testimonianza che l'arte al giorno d'oggi non è più solo l'espressione personale dell'artista ma può essere la condivisione delle esigenze della collettività attraverso un nuovo linguaggio. Il titolo stesso è una provocazione che invita a servirsi dell'ironia per guardare con occhi diversi, per superare le apparenze e le narrazioni scontate, per vedere oltre e riflettere sulle cose che non riusciamo a vedere.

Gli Autori delle Botteghe d'Arte: Nicola Baccalini, Francesca Bana, Greta Bulbarelli, Tiziana Cardone, Vanessa Covini, Daniela De Filippis, Livia De Renzis, Davide Di Socio, Francesco Fregapane, Gianfranco Garofalo, Alisea Gervasoni, Greta Golino, David Klippel, Loredana Lottici, Vittorio Mascherpa, Barbara Moretti, Umberto Nannelli, Gemma Perilli, Roberto Pogliani, Eva Rando, Gioia Rendini, Elisabetta Renolfi, Enrica Ricci Ravizza, Franco Scacchi, Michele Sollazzo, Daniel Sustovich, Veronica Talloru.

L'artista Corrado Bonomi: nasce a Novara nel 1956, dove vive e lavora. Interprete di quell'Ars Ludica che vanta Bruno Munari tra i suoi maggiori maestri, da sempre è impegnato a creare in arte giochi di parole e calembour all'insegna dell'ironia, del gioco, del divertimento e dell'immaginazione. Bonomi parte spesso da una verità data e accettata comunemente – una massima, un proverbio, uno slogan, un capolavoro del passato – e si diverte a metterla in crisi, a smontarla dall'interno, a evidenziarne contraddizioni e assurdità. Ne scaturiscono "lavori produttivi di nuove sinapsi nello spettatore che si lascia portare lì dove l'opera guida". Rivolgendo sempre alla figurazione un ruolo di primo piano, l'artista utilizza ogni strumento utile - dalle scatolette di sardine, agli attrezzi da giardinaggio, ai giocattoli di plastica, all'ovatta - ad esprimere un'idea, riuscendo sempre a coniugare l'estetica con il concetto, il presente con il passato, l'individuo con il sociale collettivo.

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